I GIOVANI D'OGGI

Un saluto a tutti, uno dei problemi di Scurcola è la mancanza di partecipazione dei giovani nelle attività svolte e alla vita attiva del paese.
Faccio parte della cosidetta categoria dei giovani d'oggi, quelli che dovrebbero essere il futuro del nostro paese, e se devo dire la verità non sono molto contento di questa situazione. A Scurcola noi non veniamo visti di buon occhio dalla popolazione ANZIANA, qualsiasi cosa facciamo. Infatti se ci pensiamo su un attimo possiamo subito renderci conto che l'unica partecipazione giovanile che possiamo riscontrare è quella della Pro-loco e dell'associazione Mani & Piedi. Entrambe però non hanno dalla loro parte un grande aiuto da persone più adulte, tranne qualche eccezione.
Un altro problema fondamentale, e secondo il mio modesto parere, più preoccupante del precedente, è quello della mancanza di voglia di partecipazione dei giovani. Sento in ogni momento ragazzi lamentarsi che nel nostro paese non si fa niente, e che, invece, in quelli limitrofi c'è una più vita. Credo che la colpa di questo sia anche la nostra, infatti noi dovremmo impegnarci seriamente per far ripartire la vita del nostro paese, ma non per il futuro del territorio, ma per viverci bene oggi. Se noi riusciamo a creare qualcosa che trattenga NOI qui, forse questo sarà anche il traino per portare giovani e meno giovani dei luoghi circostanti nel nostro borgo, così potremmo dargli una nuova vitalità. E non mi riferisco solo al periodo estivo, ma anche e soprattutto a quello invernale che per noi SCURCOLANI è il più critico. Cerchiamo di risvegliare questo luogo e non lasciamolo al suo già troppo lungo riposo.

ho letto questo argomento che riguarda i giovani conosco molto bene l'ambiente ed e' vero purtroppo.....secondo me per far attirare l'attenzione di questi ragazzi bisogna trovare un modo più stimolante nel campo della musica per esempio,oppure organizzare un piccolo locale dove ci si riunisce tutti insieme con musica dal vivo,cabaret ecc.perchè non si puo' vedere tutte le santissime sere e sopratutto il sabato ragazzi anche giovani fare a gara chi scola l'ultima goccia nella bottiglia,che futuro avranno specialmente la nuova generazione?E' MOLTO TRISTE.

trentanni fa, a Roma, nel quartiere dove vivo, bruciò un capannone metallico con alcune aule adibito a scuola media, attentato doloso ad opera probabilmente da qualche studente che il giorno dopo non voleva essere interrogato... Per alcuni anni è rimasto così, frequentato da topi e qualche tossico. Dopo qualche anno, (nel 2007 si è festeggiato il 25esimo anniversario) alcuni cittadini, fra cui me, dopo varie battaglie ne hanno ottenuto l'acquisizione, fondando con atto notarile un centro sociale polivalente, il CSP appunto; per un periodo di tempo, regolarmente eletto, ne sono stato vicepresidente. Il CSP non ha avuto vita facile, in un quartiere alto borghese come Casalpalocco, ma è sopravvissuto a tutti gli attacchi e vinto quella battaglia che si era prefisso e che è scritta nel suo statuto. Divulgare e sostenere quelle attività a carattere sociale e non a scopo di lucro di cui ha bisogno un quartiere, (e perchè no, un paese...) In questi 25 anni molte realtà, associazioni, mostre, dibattiti, feste si sono susseguiti nel nostro bel centro, dotato da alcuni volontari anche di una efficentissima biblioteca. Nel centro operano ben due associazioni naturalistiche, i boy scout, un coro, un'assoc. femminile, corsi di yoga, ballo, mercatini di artigianato, un cine forum, un'assoc. anziani, un campo da bocce, corsi di vario tipo, cultura, giardinaggio, lingue, musica, sport, gite e tante altre cose che non ricordo. Come è stato possibile trovare i finanziamenti per tirare su tutto questo? Con la passione, la tenacia e la convinzione di fare qualcosa di utile. Facendo feste per adulti e per bambini, organizzando per tre anni di seguito la Paloccottobre (sul genere festa dell'Unità), insieme ai commercianti, e con il volontariato di tutti noi, delle nostre mogli e dei nostri figli.
Oggi il centro, completamente ristrutturato, (ha subito nel corso degli anni un altro incendio doloso che lo ha completamente distrutto, questa volta non a opera di qualche svogliato studente) e' vivo e vegeto e va avanti con un impegno meno oneroso dei primi anni.
Abbiamo vinto la scommessa contro chi riteneva che il CSP non fosse adeguato al quartiere.
Scurcola, secondo il mio modesto parere, ha bisogno di una cosa del genere, multifunzionale, dove, gestito da persone che abbiano voglia di essere utili alla comunità, (con l'aiuto delle amministrazioni, della banca e qualche sponsor), siano in grado di mettere insieme non solo i giovani, ma anche i bambini, gli anziani e tutte quelle persone o realtà che abbiano bisogno di fare e di stare insieme.
Questo è un modo nobile di pensare all'esigenze di oggi e del futuro di Scurcola.

Perché siamo disagiati? Questa domanda a specialmente a una persona che ogni tre mesi ce lo ricorda. Io mi sento ogni volta chiamato in causa. Vorrei avere più spiegazioni su questo "disagio giovanile"...