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Messaggio  Vincenzo Nuccetelli Lun Nov 24, 2008 3:18 pm

Il Consiglio Comunale ha recentemente approvato, con delibera n. 40 del 14.11.2008, un progetto che prevede un anno di monitoraggio in quota, mediante l’installazione di una torre anemometrica, per misurare la presenza e quindi la forza massima e media del vento, prima di avviare la costruzione di un campo eolico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
A fronte della richiesta da parte di numerose società di costruzione e installazione di campi eolici, con proposte varie per la concessione del diritto reale di superficie sui terreni, sarà pubblicato a breve un avviso pubblico per l’aggiudicazione della concessione.
L’area individuata è quella di Monte S. Felice – Monti Cimarani, di lunghezza variabile da m. 800 a m. 1300, censita al catasto al foglio n. 25, particella n. 123, e foglio 30, particella n. 40, entrambe di proprietà del Comune.
A fronte della possibilità di installazione della torre anemometrica, la società aggiudicataria dovrà corrispondere al Comune di scurcola Marsicana € 10.000,00 all’anno e ciò per tutta la durata degli studi fino ad un massimo di cinque anni, al termine dei quali ove l’impianto non venisse realizzato il terreno tornerà nella materiale disponibilità del Comune .
Più In particolare si prevede:
a) che la realizzazione degli impianti dovrà avvenire nel pieno rispetto della pianificazione territoriale con riduzione al minimo delle opere di sbancamento, delle palificazioni per l’allaccio alla rete elettrica o altro;
b) una quota economica fissa a favore dell’Ente per l’installazione dell’anemometro (€ 10.000,00 annui);
c) una quota economica fissa (€ 100.000,00) a favore dell’Ente per la concessione del diritto di superficie del terreno per la realizzazione della centrale eolica a far data dalla messa in esercizio dell’impianto eolico;
d) una quota economica variabile in favore dell’Ente calcolata sulla base dell’energia prodotta e dalla eventuale vendita di certificati verdi con una quota minima in caso in cui l’impianto non produca energia per qualche motivo;
e) termini certi per la realizzazione dell’impianto;
f) prestazioni di garanzie fideiussorie per i pagamenti in favore dell’Ente, per la sottoscrizione della convenzione, per la rimozione del parco eolico e ripristino dello stato dei luoghi;
g) che i percorsi delle servitù per l’allaccio alla rete elettrica saranno concordati tra l’Ente e la società realizzatrice dell’impianto eolico;
h) che l’eventuale cessione a terzi dei diritti derivanti dalla convenzione dovrà essere autorizzato dal Comune;
i) una quota economica una tantum per la realizzazione di un’opera pubblica (€ 100.000,00);
j) che, nel caso non sussistano che condizioni tecnico-economiche per la realizzazione di un parco eolico, i risultati dello studio della producibilità anemometrica vengano ceduti gratuitamente al Comune;
k) che nella procedura di evidenza pubblica di selezione dell’aggiudicatario sia inserita la condizione che tutti i soggetti partecipanti siano professionalmente qualificati nella progettazione e realizzazione di impianti eolici ed aventi un capitale sociale almeno pari a 2,0 (due) milioni di euro.

Una volta verificata la presenza di vento la pratica seguirà un iter complesso che vedrà il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per la valutazione di eventuali criticità paesaggistiche e ambientali riportati nelle leggi e regolamenti.

“DAI MULINI A VENTO AI CAMPI EOLICI”

Per completezza si riporta una breve cronistoria “dai mulini a vento ai campi eolici” per avere un quadro generale dello sviluppo delle tecnologie in questione.
La maggior parte dei paesi industrializzati sta sviluppando la propria capacità eolica.
In Europa sono tra l’altro previsti progetti lungo le coste di Germania, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca e Svezia.
Già gli antichi Egizi, nel 2000 A.C., utilizzavano l’energia eolica come forza motrice delle imbarcazioni a vela. Nel Medioevo sono gli Olandesi, i Danesi e i Tedeschi a utilizzare in maggior misura l’energia del vento in Europa. Attorno al 1900 si colloca l’epoca d’oro dei rotori di lamiera a più ali, i “western mills". Grazie alla loro grande inerzia questi mulini a rotazione lenta si prestano particolarmente alla produzione di energia meccanica, e quindi per le pompe idrauliche. Negli anni Trenta Hermann Honnef sviluppa l’idea di enormi rotori doppi con generatore anulare per la produzione di energia. A causa di notevoli problemi ingegneristici l’idea non va oltre la fase progettuale. La potenza di una simile grande ruota dovrebbe raggiungere i 20 MW in presenza di un vento a 15 m/s. Honnef è anche il primo a proporre l’installazione di rotori eolici "offshore".
Il 1942 è considerato l’anno zero del moderno sfruttamento dell’energia eolica. Ulrich Hütter, nella sua tesi di laurea presso l’Istituto di ingegneria di Weimar, getta le basi teoriche di tutte le moderne “turbine a corsa libera” con 2 o 3 pale del rotore. Nel 1958, riprendendo la vecchia idea di Honeff, Ulrich Hütter decide di ricorrere all’offshore per il suo piccolo impianto eolico, la centrale Allgaier WE da 10 kW., che venne installato su una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico. L’utilizzo dell’energia eolica per la produzione dell’elettricità necessaria alla piattaforma vinse, in quel caso, la concorrenza di un gruppo turbogeneratore diesel.
Dal 1983 al 1987 sulle coste del Mare del Nord è attivo l’impianto GROWIAN, il più grande fino ad allora costruito, gestito nell’ambito di un programma sperimentale.
Il 1997 è l’anno di un nuovo sviluppo nel settore della costruzione delle pale dei rotori: per le regioni più fredde vengono fabbricate anche pale colorate di nero. Queste riflettono la luce del sole in minor misura rispetto alle pale solitamente chiare, riducendo così il rischio di formazione di ghiaccio nelle regioni artiche.
Un nuovo grande impianto viene messo sul mercato nel 1998: l’Enercon E66, con una potenza installata di 1,5 MW. Inizia così l’era degli impianti di oltre un megawatt. Nella Frisia orientale viene inaugurato il più grande campo eolico d’Europa con potenza di più megawatt. La potenza installata di 52,5 MW fa di questo parco eolico il più grande d’Europa

Alternative rispettose del clima
I diversi tipi di energie rinnovabili rappresentano le principali alternative alla produzione di energia proveniente da combustibili fossili. L’energia nucleare, economicamente vantaggiosa, è per buoni motivi almeno altrettanto discutibile quanto lo sono i combustibili fossili. Segnali di un ripensamento in questo settore giungono ad esempio dal Belgio, che prevede d’abbandonare lo sfruttamento dell’energia atomica al più tardi nel 2025, o dalla Germania, che ha fissato la vita delle centrali nucleari in 32 anni a partire dall’entrata a regime. Il reattore più vecchio verrà probabilmente disattivato nel 2002 e la centrale nucleare più recente nel 2021. Il restante periodo di attività delle rimanenti 19 centrali nucleari tedesche è mediamente inferiore a dodici anni.
Come alternativa rimangono pertanto le energie rinnovabili, che negli ultimi anni hanno conosciuto una notevole crescita. In Svizzera, ad esempio, la risoluzione di sviluppo del DATEC (Dipartimento per l’ambiente, i trasporti, l’energia e la comunicazione) del novembre 2001 pone l’obiettivo di raddoppiare la produzione annua di energia eolica entro il 2010 portandola a 100 GWh. Sicuramente l’energia eolica non può da sola far raggiungere l’obiettivo nazionale di una riduzione delle emissioni di CO2 del 10%.
Tra le energie rinnovabili l’energia eolica si colloca oggi al secondo posto per quantità energia prodotta, preceduta soltanto dall’energia idroelettrica.

Convenienza dell’energia eolica
Tra le energie rinnovabili quella eolica ha il grande vantaggio di essere la tecnologia energetica più economica rispetto ai costi di produzione. In essa è riposta quindi anche la principale speranza per un rapido e completo disimpegno dal nucleare.
Il costo di produzione di un kWh di energia eolica in Austria è pari a circa 9 centesimi di euro. Il prezzo comprende anche il completo smantellamento dell’impianto.
In Svizzera i costi di produzione dell’energia eolica vanno da 10,26 fino a 17,10 centesimi di euro per kWh mentre per il fotovoltaico si attestano attorno a 0,68 centesimi di euro per kWh (Strehler & Schwer 2002).
È sorprendente anche l’andamento dei prezzi negli ultimi anni: negli USA in 20 anni il costo per un kWh di energia eolica è passato da 38 centesimi di dollaro (1982) a 4 centesimi (2001).

L’energia eolica a livello globale ed europeo
L’energia eolica è un settore economico in rapida crescita. Dal 1995, a livello globale, la produzione è quintuplicata. Nello stesso periodo il consumo di carbone per la produzione di energia è diminuito del 9%. Secondo i dati forniti dall’organizzazione per la tutela dell’ambiente Earth Policy-Institut di Washington, nell’ultimo anno la produzione di energia eolica è aumentata del 31% raggiungendo i 23.000 megawatt. A titolo di confronto: la potenza media di un moderno impianto eolico è di 1.200 kilowatt. Nel primo semestre del 2001 in Germania sono stati installati 674 nuovi impianti eolici per una potenza complessiva di 821 megawatt.

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Vincenzo Nuccetelli

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Messaggio  luca Lun Nov 24, 2008 5:02 pm

Credo che ogni progetto per l'utilizzo di energie alternative e / fonti rinnovabili sia sempre un bel progetto, mi chiedevo pero' se fosse possibile un beneficio diretto a tutti i cittadini, nel senso che invece di denaro da versare nelle casse del comune che va sempre bene... fosse possibile utilizzare gratis parte della energia che si ricavera', da utilizzare nelle case (civili abitazioni) , ed completamente gratuito per gli edifici comunali.
In tal modo si potrebbero avere due risultati, abitare in un comune dove la spesa elettrica e le tasse gravano meno.
E' troppo utopistico?
luca
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